Nel 1924 venne istituita a Vittoria la Biblioteca, fù chiamata "Biblioteca Popolare G. Carducci". La sua raccolta libraria era di circa 2000 volumi. Il Sindaco Omobono, con Del. G.M. n. 223 del 18/05/1945 istituì la prima "Biblioteca Comunale di Vittoria" con sede in via Carlo Alberto. Nel breve arco di pochi anni la Biblioteca venne incrementata con l'acquisto di libri e cospicue donazioni di fondi librari che continuano ancora oggi: citiamo le donazioni Paternò, Salmè e Spatafora. Sucessivamente gli stanziamenti approvati in bilancio e i finanziamenti ottenuti dall'Ente Regionale e dal Ministero dell P. I., per il tramite della soprintendenza ai Beni Culturali hanno arricchito il patrimonio della Biblioteca. L'incremento del patrimonio librario negli anni ha prodotto un numero sempre più alto di frequentatori.
L'ultima donazione di libri risale al 2005; gli eredi dell'Avv. Giuseppe Ragusa Maggiore hanno donato alla Biblioteca
Comunale circa 2.500 volumi di Diritto, arricchendo la sezione. L'Amministrazione Comunale ha dedicato una sala negli stessi locali della Biblioteca intitolata al Prof. Ragusa.
Nel 2000 la Biblioteca è stata trasferita presso i nuovi locali del "Centro Servizi Culturali", in via San Martino n. 141 ed è intitolata al Prof. Angelo Alfieri vittoriese , docente di storia e filosofia che dedicò parte dei suoi studi alla storia e alla cultura del territorio.
Di biblioteche però private si parla a Vittoria sin dal Settecento, quando l'Arciprete Don Enrico Ricca (1701 - 1784) costituì nella sua casa un forte nucleo librario, andato però disperso dopo la sua morte.
Altra Biblioteca notevole nella prima metà dell'Ottocento fu quella dei Padri Cappuccini dell'omonimo convento, anch'essa andata dispersa.
Il primo tentativo di creare una biblioteca pubblica fu fatto negli anni Settanta nell'Ottocento, dopo l'unificazione del Regno, con l'acquisto di numerosi volumi minuziosamente elencati in vari atti deliberativi. Ma anche di questi volumi si persero le tracce.