La Biblioteca Comunale "Luigi Capuana" di Ispica trae le sue origini, come le altre biblioteche della Sicilia, dalle leggi eversive del 1866 sulla soppressione delle corporazioni religiose, con il conseguente incameramento dei volumi delle librerie claustrali.
A quella data a Spaccaforno (antico nome di Ispica) esistevano due librerie claustrali: quella del Convento dei Cappuccini e quella del Convento del Carmine.
E’ con la presa in possesso delle due librerie claustrali che ha inizio la Storia della Biblioteca Pubblica di Spaccaforno.
Ma, in realtà, trascorsero molti anni prima che il Comune mantenesse gli impegni presi e individuasse i locali dove impiantare la Biblioteca, con grave pregiudizio per i volumi delle ex librerie esposti alle intemperie del tempo e andati dispersi. Solo l’11 Dicembre del 1878 il Consiglio Comunale deliberò di allocare la Biblioteca in due stanze sottostanti l’ex Monastero di S.Giuseppe.
Questa delibera viene considerata l’atto di nascita ufficiale della Biblioteca Comunale, anche se, per un pò di tempo, l’Istituzione rimase sulla carta.
Nei primi anni del 900, i libri furono trasferiti in una piccola stanza dell’ex Monastero dei Cappuccini dove, secondo la testimonianza del notaio Antonino Moltisanti, Storico locale, alcuni vennero trafugati, altri furono distrutti dall’umidità del pavimento.
Su iniziativa dello stesso Notaio Moltisanti e di Giuseppe Leontini, con l’autorizzazione del Podestà, Avvocato Salvatore Hernandez, i libri furono trasportati in un locale preso in affitto, dell’ex Convento dei Padri Carmelitani, in Piazza Statella, dove la Biblioteca rimase fino al secondo Dopoguerra.
Fu proprio il Notaio Moltisanti a gestire, come Direttore, la Biblioteca e a lui fu dato in custodia il volume più pregiato, cioè "Il Libro delle Messe", preziosissimo libro di Musica Polifonica del 500, di Giovanni Pierluigi da Palestrina, definito Principe della Musica, massimo Compositore ed Artista al servizio dei pontefici.
Nel secondo Dopoguerra il Consiglio Comunale, in data 27 Gennaio 1953, deliberò il "Riordinamento della Biblioteca Comunale ed approvazione del relativo Statuto".
L’art. 2 stabiliva l’intitolazione allo scrittore Luigi Capuana e l’art. 3, nel ribadire la proprietà comunale, indicava il patrimonio libraio in 3.645 volumi di argomento vario.
Il "Regolamento interno" fu approvato dalla Commissione di Vigilanza l’11 Febbraio 1957; Direttore era il Professore Gaetano Gangi, la Bibliotecaria era l’insegnante a riposo Rosa Fronterrè Turrisi.
L’inaugurazione si tenne il 19 Dicembre 1957.
La Biblioteca Comunale fu intitolata a Luigi Capuana perché, come ricordò nel suo discorso il Sindaco Dionisio Moltisanti, il grande scrittore "quì soleva trascorrere qualche breve periodo di riposo nell’espletamento dell’incarico commessogli dall’Amministrazione comunale di Mineo per la riscossione dei canoni dovuti alla sua città dagli ispicesi". Dal racconto di una innocente vicenda familiare, continua il Sindaco Moltisanti, ascoltato durante uno di questi suoi soggiorni nella nostra ospitale cittadina, Luigi Capuana trasse il motivo ed intessè la trama per il romanzo "Profumo".